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Le casse sono sempre più propense a venire in aiuto ai professionisti sia in termini di sconti sia sotto il versante dei sussidi e delle agevolazioni. È quanto risulta da un paio di inchieste pubblicate nel mese di febbraio 2018 su La Repubblica e ItaliaOggi. Tutti gli enti previdenziali, ognuno attraverso una propria modalità, sono orientati a offrire aiuti e benefici a vantaggio di chi, fra i propri iscritti, guadagna poco o si trova in difficoltà nel versare i contributi minimi. Ed è così che, ad esempio, Cassa Forense ha abrogato l’obbligo del versamento del contributo integrativo minimo del 14,5% per gli anni che vanno dal 2018 al 2022. Sempre in quest’ambito, Inarcassa (ingegneri e architetti) ed Enpam (medici e dentisti) offrono ai propri iscritti la possibilità di procedere a una rateizzazione dei contributi.
Anche sul fronte delle agevolazioni le iniziative non mancano. Così se l’Enpav (veterinari) prevede sussidi per i neolaureati più meritevoli, Enpam offre agevolazioni sui mutui per comprare la prima casa. La Cassa dei Ragionieri, CNPR, ha attivato l’assegno di sostegno, coperto con 150mila euro, per i propri iscritti con figli minori a carico che si trovano in condizioni di indigenza, mentre CNPADC ha istituito agevolazioni e aiuti, come, ad esempio, l’incremento nel bilancio previsionale 2018, di risorse destinate ai figli portatori di handicap dei propri iscritti. Oltre a queste iniziative, CNPR e CNPADC offrono la possibilità di ricorrere a numerosi altri benefici per i propri iscritti.